- Mario Romani
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Abbinare al proprio aerografo un compressore non è un tema che si può esaurire con due consigli e qualche suggerimento. Il compressore è uno strumento fondamentale, esattamente come l’aerografo, e trascurarne le caratteristiche nel momento della scelta è un errore che non devi commettere. Ti suggerisco alcuni criteri per fare questa scelta.
E’ MEGLIO UN COMPRESSORE A SECCO O UNO A BAGNO D’OLIO?
I compressori durante il loro lavoro emettono calore e per raffreddarsi possono essere con motore a bagno d’olio oppure con motore con raffreddamento a secco. Nei primi il calore si disperde nell'olio del motore (come nel motore dell’auto), nei secondi il raffreddamento avviene per contatto con l'aria, sfruttando i materiali autolubrificanti con cui è costituito il pistone, generalmente teflon. I compressori a bagno d’olio sono più pesanti, piuttosto costosi, e non si prestano a continui spostamenti da un laboratorio a casa. Hanno bisogno di manutenzione e di rabboccare l’olio quando si consuma. I compressori a secco invece sono generalmente più leggeri, non hanno bisogno di manutenzione, si raffreddano automaticamente. Oggi, gli hobbisti (ma non solo) prediligono i compressori a secco per la loro versatilità e il fatto che non hanno bisogno di manutenzione.
E’ MEGLIO UN COMPRESSORE CON SERBATOIO O UNO SENZA?
Il serbatoio di un compressore serve ad immagazzinare una riserva d’aria e il motore lavora solo per riempirlo e riportarlo alla pressione massima. Sono così tutti i compressori da ferramenta, quelli a bagno d’olio e molti compressori a secco. Sono generalmente più pesanti ma hanno però un’aspettativa di vita più lunga rispetto a quelli senza serbatoio. Questi ultimi (prevalentemente a secco) dalla loro hanno la leggerezza, la maggiore maneggevolezza, e nei casi di buona qualità erogano aria con le stesse performance di quelli con serbatoio. Sicuramente però i compressori senza serbatoio hanno una maggiore possibilità di creare condensa che invece di ristagnare nel serbatoio (come nei compressori che ne sono dotati) tende a risalire lungo il tubo dell’aria, e se non intercettata da un filtro, può dare grattacapi durante l’aerografia. Ma il filtro se non c’è, si può sempre mettere.
CHE RUMOROSITA’ SONO DISPOSTO AD ACCETTARE?
I compressori da ferramenta, con serbatoi di accumulo da 25/50 litri vanno benissimo anche per l’aerografia (a patto che abbiano anche un riduttore di pressione, che peraltro si può sempre aggiungere se manca), sono piuttosto economici rispetto ai compressori dedicati all’aerografia, ma hanno il grosso handicap della rumorosità: vanno dagli 88 decibel in su, e quando ricaricano la bombola sono davvero poco adatti al lavoro casalingo, magari serale, di un hobbista che si diletta con l’aerografo con il condominio che insorge per le vibrazioni e il rumore! Vanno bene in un laboratorio dove il rumore non è una pregiudiziale. I compressori dedicati all’aerografia sono invece più silenziosi, con rumorosità che vanno dai 35 decibel ai 55. Spesso la scelta viene decisa da questo criterio, prima ancora che dal costo.
DI QUANTA ARIA HO BISOGNO PER LAVORARE AD AEROGRAFO?
I compressori poco performanti o di scarsa qualità, specie quelli piccoli, non dichiarano mai quanta aria erogano, per cui diffida sempre se la scheda tecnica è priva di questa informazione. Parti da questo dato: un aerografo con ugelli tra 0,2 e 0,5 mm necessita mediamente di un volume d’aria che oscilla (a seconda di marche e modelli) tra i 12 e i 15 litri/minuto, per cui il tuo compressore per farti lavorare con tranquillità e non andare in stress, deve erogare dai 17 litri/minuto in su. Io ti sconsiglio vivamente, per un utilizzo serio, di affidarti a compressori che erogano meno aria. E spesso questa scelta è dettata solo dal prezzo… ma la mia esperienza mi dice che quando si spende troppo poco…poi si spende 2 volte!
CHE POTENZA DEVE AVERE IL MOTORE?
E’ un dato che di riflesso ti dice le performance del prodotto che stai valutando. Evita compressori a membrana di dubbia provenienza, e scegli sempre compressori a pistone (specialmente nel settore “a secco”). I più piccoli compressori a secco, di buona qualità, non sono meno di 125 watt, che corrispondono a 1/6 di cavallo che da’ già un buon rapporto tra qualità e le prestazioni. I compressori da ferramenta hanno motori più potenti (1 hp oppure 1,5 Hp) solo perché il motore deve essere più veloce per riempire il serbatoio, spesso molto capace. I compressori specifici per aerografia, quando il serbatoio c’è, vanno già benissimo a partire dai 125/140 watt in su.
Ora dopo aver valutato attentamente le caratteristiche di ciò che ti serve, definisci bene qual è l’investimento che sei disposto ad affrontare. Perché se metti il prezzo al primo posto nei parametri di scelta, rischi di commettere errori imperdonabili.